Un famoso esperimento di psicologia sociale degli anni ’50, a cura di Solomon Asch, mostra come cambia la nostra opinione quando siamo membri di un gruppo.
💡 L’esperimento era diviso in due parti:
- La prima, volta a stabilire se uno specifico contenuto fosse facile da riconoscere e, in qualche modo, che la soluzione fosse oggettiva e condivisa da tutti, consisteva nella costituzione del cosiddetto “gruppo di controllo”;
- La seconda parte, invece, era impostata proprio sul confronto con la prima,con l’obiettivo di far emergere il cambiamento di opinione del soggetto,nei casi in cui il gruppo sosteneva qualcosa di diverso dall’evidenza.
Naturalmente, nei vari gruppi erano presenti degli attori che avevano la funzione di “contrasto”, ovvero portare un punto di vista sbagliato.
🎯 L’obiettivo della ricerca dello studioso era di dimostrare che quando l’essere umano fa parte di un gruppo ha la tendenza a modificare i propri giudizi e il proprio comportamento. Anche se il dato che ci si presenta è semplice ed oggettivo, siamo portati a modificare la valutazione di quello che vediamo se in un gruppo la maggior parte è in disaccordo con noi.
👉 Risultato: il 75% circa dei partecipanti almeno una volta si conformava al gruppo e quindi rispondeva in modo sbagliato, pur essendo consapevole dell’errore, per non contraddire la maggioranza.
Una piccola percentuale (il 5%) sbagliava sempre pur di adeguarsi al gruppo. Mentre il 25% circa dei partecipanti non si piegava mai alla volontà degli altri.
Questo studio sul conformismo ci insegna che abbiamo la tendenza ad omologarci agli altri.
❓ Perché?
Per paura:
- di essere abbandonati
- di non appartenere
- di essere esclusi
- di non essere accettati
- di essere giudicati
Soprattutto quando non si è raggiunto un livello di auto-consapevolezza tale da rimanere fedeli a se stessi e alle proprie percezioni.
E’ fondamentale, invece, avere cura delle proprie sensazioni, fare attenzione alle “stonature” e alle contraddizioni che sentiamo o ci vengono proposte.
Non c’è più tempo per il conformismo.
Non c’è più tempo per il dubbio.
Non c’è più tempo per l’attesa.
Sei chiamato/a ad essere autentico/a, perché il tuo, il nostro tempo è adesso.
La tua reputazione non è un tuo problema, perché riguarda gli altri e gli occhi con cui ti guardano.
Tu sei responsabile solo della tua coscienza.
E se sei un/a professionista, un imprenditore, un manager, dovresti sapere che il tuo, il nostro potere è immenso e decisivo per invertire la rotta, per progredire senza snaturarci, per impattare senza limitare o costringere, per riunire e smettere di dividere.
Per rimanere liberi e umani.
📌 “Forse siamo delle marionette – delle marionette controllate dai vincoli della società. Ma almeno siamo marionette dotate di percezione, di consapevolezza. E forse la nostra consapevolezza è il primo passo verso la nostra liberazione.” [S. Milgram]
Buon cammino.
Maricla😉